Osservazioni di Stefano Esposito

Pubblicato da Staff 08/02/2016

Cerchiamo di capire in immagini la finalità, osservando San Martino che dona il mantello al povero.

Cheyenne: La vita è piena di belle cose.

Tatuatore: è vero, ma la riconoscenza è la cosa più bella di tutte

Dal film This must be the place

 

L’evento Dona con Amore anche quest’anno si terrà nella città di Salerno e nel salernitano, portando avanti in maniera sempre più attiva la sua finalità.

Chi scrive, con piacere vuole aggiungere qualche parola in merito alla mission.

Tanti sono gli eventi che prendono in prestito belle parole, le quali molte volte restano ancorate al titolo.

Dona con Amore e in questo caso la A maiuscola è appropriata, racchiude come il suo simbolo le mani che si congiungono, un lavoro di squadra; riunioni, grande impegno nel cercare Associazioni e persone fisiche interessate alla donazione del sangue, progettazione grafica del logo, della locandina che finalmente tutti possiamo trovare in giro per la città e online.

Cerchiamo di capire in immagini la finalità, osservando San Martino che dona il mantello al povero.

Tante sono le immagini del Santo  (dall'alto Medioevo Martino fu il Santo più popolare e venerato in Italia, Francia, Spagna e Germania. Nacque tra il 316 e il 317 da genitori pagani nella provincia romana della Pannonia (l'odierna Ungheria) e morì a Candes l'8 novembre 397.

 La sua ricorrenza cade tre giorni dopo la sua morte, cioè l’11 novembre, giorno dei suoi funerali e della sua sepoltura a Tours)  nell’atto di donare il mantello, ma a chi scrive sembra adatta questa realizzata da Simone Martini nella Cappella dedicata al Santo ad Assisi, scena nella quale la semplicità della donazione è data dalla ancor più semplice ambientazione, dallo sguardo del povero che possiamo considerare una delle prime raffigurazioni della riconoscenza.

 

 

Simone Martini, San Martino divide il mantello con il povero,

Basilica Inferiore di San Francesco d'Assisi

 

 

Pensiamo alla donazione del sangue come il mantello, facciamolo in tanti pezzi  e poi cerchiamo con impegno di unire le singole parti, proprio come il lavoro di squadra che ho avuto  modo di accennare più sopra.

La partecipazione alla manifestazione che avrà luogo domenica 14 febbraio 2016 a Salerno e in altri comuni del salernitano tra cui Baronissi, Battipaglia, Eboli, Mercato Sanseverino, Roccadaspide Sapri, Vallo della Lucania e Calabritto, ci impegnerà nel rattoppo dei piccoli pezzi e testimoni di un meticoloso lavoro di cucitura, proprio come se avessimo affidato il compito a Cezanne (per restare in tema con la storia dell’Arte).

 

 

Stefano Esposito

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